Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria al Capo Squadra Roberto Leoncini:
"Ardito e decorato di guerra, percorreva, durante l'azione, la linea della compagnia sottoposta a vivo fuoco nemico, per assicurare il servizio di collegamento ed il rifornimento munizioni, infondendo nei combattenti, con la sua parola e con il suo esempio, la resistenza alla lotta e la certezza della vittoria. Coadiuvava efficacemente il comandante di compagnia, a trattenere con un plotone, ed elementi di altri reparti, l'avanzata del nemico. Mortalmente ferito, si preoccupava della sorte del proprio centurione, e, presago della sua fine esortava i sanitari a curare con precedenza gli altri feriti. Nobile esempio di abnegazione e di virtu' militari"
[Mai Beles, 21 gennaio 1936 - XV]
Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria alla Camicia Nera Luigi Angiolini:
"Giungeva per primo su di una posizione tenacemente difesa dall'avversario, ed unitamente ad altri, cercava di mettere in salvo il proprio comandante gravemente ferito. Accerchiato da un gruppo di nemici, si difendeva con strenuo vigore fino a quando, colpito mortalmente, spirava col nome del Duce e dell'Italia sulle labbra".
[Mai Beles, 21 gennaio 1936 - XV]
Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria alla Camicia Nera Guido Mori:
"Per quanto menomato fisicamente, fu tra i primi all'assalto per la conquista di una importante posizione, e, raggiuntala, continuo' a combattere valorosamente fino a quando, colpito a morte, cadeva inneggiando alla Patria e alla Milizia".
[Mai Beles, 21 gennaio 1936 - XV]
Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria alla Camicia Nera Aristide Esposito:
"In combattimento, si distingueva per coraggio ed ardire. Accerchiato da forze superiori, si difendeva strenuamente, finche', sopraffatto, veniva travolto. Prima di spirare gridava "Viva l'Italia"
[Mai Beles, 21 gennaio 1936 - XV]
Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria alla Camicia Nera Virgilio Meacci:
"Durante un'azione contro nemici annidati in caverna, combattendo tra i primi, colpito da proiettile nemico lasciava la vita sul campo"
[Valle del Gabat, 21 gennaio 1936 - XV]