Con queste leggi il Regime toglie l'arte militare dal chiuso ambiente dei tecnici e degli specialisti e la introduce nel patrimonio culturale di ogni studioso, nella mente e nello spirito della gioventù e di ogni cittadino valido.
Attraverso i provvedimenti che fanno di ogni italiano il cittadino-soldato, in grado di presentarsi alla leva addestrato fisicamente e spiritualmente, si realizza la Nazione armata quale l'ha ideata e voluta il Duce, pronta, in ogni momento, a qualunque evenienza nell'interesse e per la difesa della Patria.
Nessuno più delle Camicie Nere, armate, inquadrate nei ranghi della Milizia, ha così vivamente vibrato di questa riconoscenza per il Capo, poichè le nuove Tavole della preparazione militare della Nazione costituiscono un premio alla loro fedeltà, un riconoscimento esplicito al loro sforzo lungo, laborioso, tenace.
Le nuove recenti leggi che investono la preparazione militare integrale totalitaria del cittadino italiano, assegnano oggi alla Milizia delle Camicie Nere un posto più che favorevole, una parte più che importante.
L'istruzione premilitare dai 18 ai 21 anni, la istruzione post militare affidate all'Istituzione, vengono a costituire della Milizia un muro maestro insostituibile del grande edificio: non è più un ente che assolve un incarico che oggi si da e domani si toglie: la Milizia diventa oggi un ingranaggio indispensabile di un poderoso e complesso organismo la cui attività è fondamentale, istituzionale nello Stato fascista.