Oggi parliamo con quella chiarezza e quella precisione che l'argomento richiede, dell'importante problema della proposta di costituire di un "Ente sportivo senese" ed esprimere la speranza - per non dire la certezza - che tutte le associazioni sportive cittadine possano a tale Ente aderire ad esso delegando l'organizzazione di tutte le manifestazioni sportive provinciali, e quindi la sorveglianza delle loro varie attività.
Sicuri di interpretare non soltanto la volontà delle nostre massime gerarchie nazionali, ed il pensiero delle autorità locali, ma anche il sentimento delle masse fasciste e in special modo dei giovani nostri gregari ai quali più sta a cuore e per i quali più è necessaria quella unità sportiva che noi propugnamo.
Perchè la questione sportiva senese non può essere risolta, secondo la volontà e lo spirito fascista, che in una sola maniera: con l'unità.
Lo sport - è stato detto e ripetuto mille e mille volte dal Duce e dai suoi più vicini collaboratori fedeli - è un troppo grande e importante campo di vita, una troppo luminosa fonte di benessere fisico e morale, cioè di grandezza nazionale, perchè possa essere trascurato dal Regime e dalla Rivoluzione e possa essere lasciato in balia di se stesso per nulla vigilato, indirizzato ed incanalato dagli organi del Fascismo.