Il Popolo Senese - Bisettimanale fascista del 9 novembre 1925
Ordine del giorno del 7 novembre 1925 del Comandante della XCVII Legione

Alla chiamata del 4 novembre, in occasione della visita di S.M. il Re a Siena ed a Colle di Val d'Elsa, la 97.a Legione ha risposto in modo ammirevole.
I servizi richiesti a Siena, a Poggibonsi ed a Colle sono stati disimpegnati con precisione perfetta e disciplina massima; S. E. il Ministro dell'Interno, on. Federzoni, personalmente ed a mezzo dell'Ill. Sig. Prefetto, mi ha manifestato il suo compiacimento, assocurandomi che la Legione Senese e' fra quelle che il governo sa di avere rapidamente disponibili ed in piena efficienza in caso di bisogno.
Agli elogi di S.E. Federzoni si sono aggiunti quelli del Com.te della VIII Zona, dell'Ill.mo Sig. Prefetto, del Comandante del Presidio e delle Autorita' tutte.
Ci e' poi particolarmente gradito il plauso dell'on. Baiocchi, Segretario Politico della Federazione Provinciale Fascista, che personalmente mi ha manifestato il suo compiacimento nel constatare come nella Provincia di Siena all'organizzazione perfetta dei Fasci corrisponda l'organizzazione salda della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
Il mio fiero di comandante ripone a voi tutti, Ufficiali e Militi delle nere centurie di questa nostra Legione Senese, l'elogio dei nostri capi; lo ripeto e lo trasmetto a Voi perche' siete i veri e i soli artefici di questo magnifico strumento approntato a tenuto in efficienza al servizio della Patria e del Duce, a voi tutti spettano questi elogi, a voi tutti che con zelo, attivita', sacrificio, cercate di superare ogni difficolta' e con disciplina e amore obbedite alle nostre direttive.
Ed obbedite con disciplina ed amore poiche' una sola e' la fede che ci anima, perche' uno solo e' il nostro grande ideale: conservare grande, fare sempre piu' grande questa Patria nostra cosi' bella che avevamo perduta e che il Duce nostro ci ha ritrovato.
Per il Duce amatissimo e grande, alzate le vostre baionette e gridate il vostro formidabile "A noi!" - Guai a chi ce lo tocca.

Il Comandante della 97.a Legione
Giovanni Mascaretti