Il Popolo senese - Bisettimanale fascista del 8 ottobre 1926.
"Per la Milizia Volontaria fascista".

L'istituzione della Milizia ha dotato la Nazione di una forza ausiliaria dell'Esercito, che per la stroardinaria rapidità di mobilitazione e per la particolare facilità di spostamento, in determinati casi e momenti può svolgere specialissime funzioni di efficienza bellica.
In pace, l'istruzione pre-militare e l'educazione post-militare non potrebbero affidate meglio che alla Milizia; ed eveidenteente con legioni di anziani della Milizia adibite a servizio territoriale, in tempo di guerra il problema della "resistenza interna" e delle "spalle dell'Esercito operante" sarebbe risolto nel modo più efficace, dappoichè lo spirito delle masse è già radicalmente cambiato, rigenerato, per virtù del Fascismo, e del resto la Milizia rimarrebbe sempre un corpo armato della "politica", esclusivamente fascista, quale è, e deve rimanere, e rimarrà.
La Milizia è il presidio armato del diritto della Rivoluzione.Anzi, in sè stessa la Milizia è un "diritto armato", il diritto dello squadrismo fascista, che si sostituì allo Stato liberale imbelle, assente, capitolando e disfattista da se stesso.
E' stato annunciato che presto la Milizia avrà la dotazione di altri 60 mila moschetti, e di messi finanziari per i bisogni più urgenti, tra i quali cìè anche quello di una maggiore dotazione di divise ed equipaggiamenti.
Converrà anche meglio proporzionare al quantitativo di moschetti il quantitativo di mitragliatrici, di autoblindate e di motocicli armati, ed intensificare adunate per istruzioni e per allenamento a scopo di mantenimento, consolidamento della compagine e dell'affiatamento, e di perfezionamento dell'efficienza militare.