Il Miliz Regiment De Maria

L'8 settembre 1943, l'89.a Legione si trovava schierata a Drnis, a ridosso della costa dalmata, alle dipendenze tattiche della Divisione di Fanteria Bergamo, a sua volta inquadrata nel XVIII Corpo d'Armata. Il 9 settembre 1943, De Maria ricevette dal comando della Divisione Bergamo l'ordine di ripiegare su Sebenico e resistere a eventuali attacchi da parte dei tedeschi, che in zona schieravano la 7.a SS - Freiwilligen-Gebirgs-Division Prinz Eugen e la 114.a JagerDivision.
Verso mezzogiorno, quando giunse a Drnis una colonna della 114. Jager Division, il Console De Maria, dopo aver parlato ai propri uomini, decise di trattare il passaggio dell'intero reparto alle dipendenze operative germaniche. L'ufficiale della Milizia incontrņo' il comandante della 114.a Jager Division, Generale Stahl, al quale pose alcune condizioni, e in particolare che il reparto non venisse impiegato contro altre unita' italiane ma venisse inviato al piu' presto in Italia per contrastare l'avanzata degli anglo-americani. Gli uomini dovevano inoltre essere armati ed equipaggiati in modo adeguato per poter affrontare il combattimento nelle migliori condizioni.
Il generale tedesco accetto' tutte le condizioni poste da De Maria permettendo cosi' il passaggio dell'89.a Legione alle dipendenze tattiche della sua divisione. La legione continuņ cosģ a presidiare la zona compresa fra Drnis e Sebenico con il comando di De Maria installato nel castello di Drnis, mentre al 97.o Battaglione veniva affidato il delicato incarico di presidiare la linea ferroviaria Drnis -Sebenico. Oltre alle Camicie Nere si unirono ai tedeschi anche una batteria d'artiglieria della Divisione Bergamo e il 220.o Battaglione T.M. inquadrati in un reparto denominato Miliz Regiment De Maria, ufficialmente reparto di polizia alle dipendenze amministrative della Ordnungspolizei, ma tatticamente inquadrato nella 114.a Jager Division.
De Maria mantenne il comando del reparto con il grado di Oberst, gli uomini continuarono a portare le vecchie uniformi dei reparti di appartenenza, unico segno distintivo una fascia bianca sulla manica sinistra della giubba con riportata la scritta in nero "Ordnungspolizei". In attesa del rientro in Italia, progetto di non facile attuazione a causa della presenza di agguerrite bande partigiane e della carenza di mezzi di trasporto, il Miliz Regiment De Maria venne impiegato in operazioni di controllo del territorio, in particolare per garantire la sicurezza delle vie di comunicazione.
La permanenza del reggimento nei Balcani prosegui' fino al 27 settembre, quando tutti i reparti agli ordini di De Maria vennero concentrati a Drnis. Dopo aver attraversato il paese con il labaro e la fanfara in testa, i legionari vennero passati in rassegna dal comandante della 114.a Jager Division che ringrazio' i soldati italiani per la loro coraggiosa scelta e consegno' al Console De Maria un attestato in cui si riconoscevano i meriti del reggimento nella lotta contro le locali bande partigiane. Tutto il materiale esuberante, l'armamento pesante, gli automezzi e i quadrupedi vennero presi in consegna dai tedeschi con la promessa di inviarli quanto prima in Italia, ai legionari rimase l'armamento individuale oltre al labaro e alla fanfara dell'89.a Legione.


Fonti:

Sergio Corbatti - Marco Nava: SENTIRE PENSARE VOLERE. La storia della Legione SS Italiane. Milano, 2001, pagg.28-29.