Il Telegrafo del 21 luglio 1943
Presenti alla bandiere

Medaglia d'argento al valore militare alla memoria della C.N. BERNARDONI Arturo, di Giovanni, da Siena, 89.a Legione Camicie Nere: ""Attendente di un comandante di compagnia, durante aspro combattimento contro preponderanti forze ribelli, rimasto ferito mortalmente l'ufficiale e costretta la compagnia a ripiegare, trasportava a spalla il suo superiore per lungo tratto e per aspro terreno, incurante del violento fuoco e rifiutandosi di abbandonarlo anche quando ogni umano sforzo per trarlo in salvo si rivelava inutile.Rimasto solo con l'ufficiale agonizzante, lo difendeva sparando fino all'ultima cartuccia ed infine lo proteggeva dall'incalzante furia avversaria immolandosi eroicamente per fargli scudo del proprio petto. Fulgido esempio di coraggio di fedelta' e di attaccamento al dovere." (Radzolje, Balcania, 8 aprile 1942 - XX)
Medaglia di bronzo al valore militare alla memoria del C.M. PARISINI Goliardo, di Edgardo, con la seguente motivazione: "Comandante di compagnia durante aspro combattimento contro preponderanti forze ribelli, ricevuto l'ordine di ripiegare, effettuava il movimento con grande capacita', abbandonando per ultimo la posizione. Visto un legionario ferito, si slanciava per soccorrerlo, rimanendo mortalmente colpito nel generoso tentativo. Incurante di se' stesso, ordinava ai legionari accorsi di continuare a combattere senza occuparsi di lui. Conscio della fine imminente, esprimeva con elevate parole l'orgoglio di morire per la Patria e per il Duce." (Radzolje, Balcania, 8 aprile 1942 - XX)
Due motivazioni che illustrano e premiano due atti di valore compiuti in una sola azione bellica vissuta da tutti eroi.
Abbiamo appreso dalla viva voce di uno dei pochi superstiti, un milite, il prototipo del milite, tutta la bellezza guerriera di quella giornata sfortunata, ho appreso dalla voce del milite le gesta dei due caduti, compiendata sinteticamente, ma nella maniera più bella, più giusta, nelle due motivazioni.
Già conosciuta è la morte del C.M. Parisini. Chi l'ha conosciuto in vita sa che quella è stata la sua morte, prematura purtroppo per chi resta, ma bella per chi per la Patria ha sempre vissuto.
Primo nell'assalto, ultimo nel ripiegamento, Parisini è caduto senza la gioia di vedere i suoi uomini superarlo, lanciati contro il nemico in fuga, ma questo non gli ha fatto rimpiangere la sua fine, incuro della vittoria finale. Parisini cadde colpito, la Camicia nera Bernardoni lo vide, non esitò un solo istante a rischiare la sua vita per la salvezza del suo superiore militare, del suo superiore nella vita comune - infatti il Bernardoni fu impiegato presso questo Comando quando il Capo Manipolo Parisini ne fu il Vice Comandante Federale.
Bernardoni non volle che il "suo" ufficiale e suo amico, ferito, restasse in mano del nemico bestiale, inferocito, il quale, con scherno, forte della superiorità numerica che gli dava la sicurezza del successo, gridava a perdifiato - sempre umiliato dalle salaci risposte dell'esiuguo manipolo di prodi : "figli di Mussolini! Arrendetevi...", "...noi la morte l'abbiam vista con due bombe e in bocca un fior" terminava in una eco la canzone legionaria.
Barnardoni raggiunse il corpo dell'eroe già morente. Nessuna speranza di salvare quella vita preziosa, sussisteva ancora, tuttavia il solo pensiero che quei cari resti sarebbero stati preda del nemico che nella sua ributtante barbarie ne avrebbe fatto scempio, questo terribile pensiero non permise nemmeno per un solo istante che altri pensieri, come quello egoistico, ma naturale, dell'importanza della propria vita, rimbalzassero nel suo cervello.
Incurante del pericolo si caricò dell'amato fardello. Circondato, sopraffatto, ormai inerme per avere esaurite tutte le munizioni, cadde sul corpo del Comandante.
La G.I.L. di Siena ricorda commossa la figura di Parisini, la sua opera prestata per tanti anni, che ha portato il nostro Comando Federale ad un alto grado di organizzazione e ad ambite affermazioni nazionali; ricorda il lavoro modesto ma volonteroso e disciplinato della Camicia nera Bernardoni.
Ecco, o giovani. Erano due uomini che la loro attività avevano prestato all'Organizzazione per il vostro benessere; sono due eroi che la loro vita hanno immolato per la salvezza della Patria, per la vostra salvezza, o giovani, del vostro domani, contro la cieca barbarie di chi ci vuol "liberare". Memento.